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sabato 17 aprile 2010

CYPRUS 2 "La gioia non è nelle cose, è in noi. (Richard Wagner)"








La gioia non è nelle cose, è in noi. (Richard Wagner)
L’espatrio semestrale (che in realtà sarà solo per cinque mesi) a Cipro ha visto concludersi nel miglior dei modi il primo mese. Oggi(che in realtà è una settima e passa fa!), di fatti, è esattamente un mese da quando ho appoggiato la mia valigia blu nel suolo isolano. Non riesco a capacitarmi della velocità con cui questa esperienza mi sta scivolando via come sabbia tra le dita. Non ho il tempo di aprire il primo capitolo del libro, che il primo “mid term” è già finito. Non ho il tempo di pensare “quasi quasi mi faccio un giro per l’isola “ che già abbiamo restituito la macchina!
Questo mese è stato un concentrato esplosivo di novità, inglese, e gioia. Mi aspettavo qualcosa di simile, ma spesso la realtà è più meravigliosa dei sogni stessi (e altrettanto spesso no, ma per adesso non importa!)
L’inclemenza del meteo, che dispensa sole cocente un giorno, e burrasche equatoriali l’altro, non affievoliscono minimamente le scorribande cipriote, che tra un cappotto e un impermeabile,una t-shirt e pantaloncini avanzano imperterrite verso i fine settimana.
Al primo sprazzo di sereno notturno una grigliata degna di questo nome è emersa dal nulla nel nostro giardino. Grazie alle nuove tecnologie in meno di un’ora trenta persone, tredici paesi nazionalità, una lingua e tanto alcool hanno raggiunto il “barbecue in the jungle”, nome azzeccato in quanto la selva incolta che domina l’esterno della nostra abitazione è un’imitazione in piccolo di “Indiana Jones è il tempio perduto”. il party è andato per il meglio, i ragazzi si sono divertiti e mi sono reso conto che in solo un mese ho discorso con tante persone di diversa nazionalità, come mai in tutta la mia vita. L’inglese migliora, grammatica da sopravvivenza ovviamente, ma il numero di volte che fingo di aver compreso diminuisce progressivamente, stupendomi di seguire un intera storia senza perdermi un aggettivo. Come l’intrinseca natura del giovane vuole, gli ettolitri di bevande alcoliche non sono stimabili, e sbalordisco nel vedere come gli scandinavi e i russi riescano ad ingurgitare bicchieri e bicchieri di sostanze variformi, di vari colori o trasparenti senza andare mai fuori di testa. Discutendo mi hanno spiegato che per combattere il freddo polare dell’estremo nord dell’Europa la loro cultura impone l’utilizzo di queste bevande, e i genitori usualmente le versavano anche nel latte! Sarà, e posso anche crederci considerando che un bue si acquieterebbe con solo metà del loro fabbisogno orario!
Nonostante il divertimento nessuno esagera e i comportamenti sono sempre all’insegna del rispetto e dell’allegria. Immagino una festa di simile portata a Siracusa, dove l’invasione barbarica arrecherebbe danni perfino ai muri portanti.

La decisione irremovibile presa anni fa, di non usufruire di alcolici e quant’altro possa alterare il mio stato , già fin troppo alterato, è una completa novità qui a Cipro. “Don’t you drink? why are you in Erasmus!” non bevi? E perche fai l’erasmus!? È una giocosa sentenza emanate già al primo party. Alla domanda perché ,uso rispondere evitando lunghe digressioni filosofiche, che ho una brutta malattia: l’astemia!

L’arretratezza economica del paese non influisce sull’efficienza e sull’organizzazione dell’università. La struttura è situata nella parte commerciale di Nicosia. Una costruzione moderna rifinita attentamente, nella quale sono presenti cinema, librerie, ristoranti,palestra, docce, aule PC e vari laboratori come ad esempio un set cinematografico dove è prodotta una fiction cipriota!. L’organizzazione è un complesso intreccio di uffici adibiti e personale efficiente, che riesce a risolvere i problemi di noi poveri ERASMUS in pochissimo tempo. Diciamo che l’utilizzo del PC non è limitano alla sola funzione di Calcolatrice!
Un’esperienza davvero interessante è stata l’esplorazione della parte greca dell’isola con l’ausilio di “Picantigna!!” , una kia picanto affittata e sfruttata al massimo (ed oltre) delle possibilità che potrebbe avere una utilitaria di piccola cilindrata.

La partenza è stata scandita da procedure burocratiche che hanno quasi impedito l’affitto della macchina. Una piccola mille di cilindrata, la più economica, ci ha accompagnato coraggiosa per le strade insidiose e spesso off road dell’isola di Cipro. Zaini, coperte , mappe stradali, tutto il necessario per star fuori 3 giorni all’insegna della scoperta. Il primo impatto con gli automobilisti e le regole ciprioti è stato ambiguo: un mix esplosivo di adrenalinica pirateria e guida nel lato sinistro. Guidare avendo il cambio nel lato opposto , e prendendo le rotonde al contrario non è semplice, Anzi richiede un notevole sforzo iniziale, ma dopo i primi chilometri la macchina scorreva fluente tra i tornanti dei colli ciprioti. La musica trasmessa dalle stazioni radio è un esilarante guazzabuglio di ritmi occidentali e liriche greco turche, con predominanza di disco e rap. Immaginate Eminem che bestemmia in turco! Partiti alle 3 del pomeriggio, giungiamo alla prima sosta del nostro viaggio. La moschea di Larnaka, che imperiale si affacciata sul lago salato della città. Questo grande lago deserto ospita una popolazione non indifferente di fenicotteri rosa che svernano nell’isola di Cipro. Le tappe del nostro “road trip”, abbreviando il decalogo che potrebbe protrarsi per diverse pagine, sono state principalmente le città costiere di limassol, pafos e polis e i rispettivi siti archeologici e naturalistici.
Abbiamo trascorso un pomeriggio ammirando l’ineguagliabile bellezza della spiaggia dove si pensa nacque afrodite. Una distesa pietrosa dalla quale, se si ha pazienza, si ha la possibilità di ammirare uno splendido tramonto sul mare. Altra incredibile meta (la cui effervescenza naturalistica è ben evidenziata dalle foto) è la penisola di Akanza. Dopo aver affrontato venti minuti di off road estremo con la nostra semplice utilitaria e aver guadato un fiume pregando afrodite che il nostro trabiccolo sopravvivesse anche a tale prova, raggiungiamo l’ingresso (rigorosamente per deambulanti!) scosceso di questa cava, uno scorcio incantevole di natura selvaggia.

Due lembi di roccia calcarea rossiccia lentamente sembravano accavallarsi sopra le nostre teste man mano che proseguivamo, il fiume piuttosto freddo nella quale eravamo immersi a volte fino alle ginocchia scorreva placido e poco insistente, quel tanto che bastava a refrigerare le nostre terminazioni nervose.
Girando per Cipro ci si rende conto della motivazione per cui, il 90 percento della popolazione ha un pick up , o un fuori strada! Le strade periferiche sono davvero pessime, e se vuoi raggiungere le zone più belle dell’isola, o voli o affitti un 4X4.
L’invasione turca che ha diviso l’isola a metà, impone una tassa per le macchine affittate se si vuole attraversare la frontiera, per cui abbiamo deciso che la parte ospite la vedremo un'altra volta.
Tornando alla vita cipriota, ho iniziato a lavoricchiare con una associazione chiamata ESA, che tutela e organizza gli eventi erasmus , cosi oltre che entrare gratis in tutti i locali, evitando venti euro e rotti per notte mi pagano per fare le fotografie. La mia bambina (macchina fotografica) ed io abbiamo anche trovato un ottimo lavoretto come fotografo matrimoniale ma dobbiamo aspettare aprile per i primi scatti (ben retribuiti).
Sempre con L’ESA, è stata organizzata una gita erasmus al carnevale di limasool. Incredibile l’affluenza di gente da tutte le parti dell’isola, il corteo si protraeva per due kilometri e mezzo e al termine della giornata, stanco e con un sorriso smagliante in faccia un bel tuffo in mare per inaugurare le spiagge cipriote.. mi chiedo come mai si è verificata un’astensione generale dall’emularmi.

… di news ve ne sarebbero a bizzeffe, ma considerando che già temo di aver scritto molto più di quanto il tempo medio di ognuno di voi possa concedere al diletto, cerco di terminare velocemente.
La vita qui sembra sfuggire via dalle mani. Una giornata non dura ventiquattro ore, e un mese è trascorso senza che mi perdessi un attimo. Passeggiando tra i gatti ciprioti (incredibile quanti zampettano per le strade di nicosia!) e profumi orientali, trascorrendo il tempo studiando per gli esami e stringendo forti legami, come ogni bella esperienza, più la si cerca di trattenere maggiore è la velocità con la quale passa e altrettanto profondo è il segno che lascia.

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