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sabato 19 settembre 2009

“SONO UN PARASSITA CHE VIVE DI IDEOLOGIE e CHE NON SI VUOLE CONFRONTARE CON IL MERCATO”

“SONO UN PARASSITA CHE VIVE DI IDEOLOGIE e CHE NON SI VUOLE CONFRONTARE CON IL MERCATO”

(se il lettore non disponesse di tempo necessario per scorrere tutto l’artico potrebbe soffermarsi sull’ultimo punto e successivamente ,magari leggere il resto… sempre che voi non abbiate tempo)

Trattare di politica ai giorni nostri (o da sempre?) è sinonimo di appuntamento dall’epatologo a causa della bile che viene sovraprodotta. Destra, sinistra, su, giù, di lato e chi ne ha ne aggiunga, sono vettori uscenti da un unico centro, orientati verso direzioni opposte; Il centro… decidete voi a cosa paragonarlo.

All’intero della classe dirigente ancora qualcuno riesce a emergere la testa e cercare di non affondare, di non morire sotto la lusinga del denaro e del potere. tutto sta a capire chi siano costoro! Sono della convinzione che per non subire la politica la si debba fare. Nel piccolo, nel familiare, nel condominio, a scuola, scrivendo un articolo, in città. Fare politica, seriamente, senza secondi fini, significa prendere coscienza di voler intervenire direttamente, mettersi in gioco.

Dopo questo piccolo sfogo vorrei ammettere una cosa: SONO UN PARASSITA CHE VIVE DI IDEOLOGIE CHE NON SI VUOLE CONFRONTARE CON IL MERCATO. Questo ammonimento viene lanciato dal “ministro della pubblica amministrazione e innovazioni” Brunetta a noi artisti, che a suo parere “non lavoriamo per l’Italia, anzi non lavoriamo per nulla!”

Concentro il discorso per punti, affinché non mi dimentichi nulla di ciò che vorrei scrivere:

Italia e(è) Arte!

“Agli Italiani interessano le cose care!” -Brunetta

Il patrimonio artistico italiano è tra i più encomiati e poderosi nel mondo. L’Italia vive d’arte, è arte! Lo so lo so che Brunetta si è giustificato prendendo in considerazione una parte di artisti che a suo avviso fagocitano dalle casse dello stato, ma molti dei suoi ammonimenti sembravano espressamente diretti a tutta la fascia artistica nascente italiana e addirittura a quella passata!

Che non si debba sperperare denaro pubblico sono d’accordo. Basta scuole che non hanno iscritti, basta soldi in fumo a causa delle cattive amministrazioni accademiche( giusto cara Gelmini?) e quindi basta al cinema spazzatura(senza dubbio!) alla musica arrangiata dai “parassiti dei teatri lirici” (come fa brunetta, economista pragmatico, a discutere di arte spazzatura!) basta allora alle auto blu, agli stipendi esorbitanti dei parlamentari, alle agevolazioni, ai voli privati, alle cene ai ristoranti che noi, artisti, cittadini, precari offriamo ai nostri cari dirigenti.

L’arte, mio caro Brunetta è cultura, filosofia, cibo per la nostra anima trafitta giornalmente dal duro reale. È un modo analitico per esaminare la società. Ad ogni cambiamento sociale è susseguito un modo di interpretare e agire sull’arte. Ogni mutamento storico ha creato filoni musicali, artistici, letterali, cinematografici: pensiamo al rinascimento e a cosa abbia donato all’Italia, la rivoluzione tecnologica,purtroppo la guerra, la ricrescita economica. Tutte necessità espressive da riversare in un qualche supporto.

Hai mai parlato con un artista? Conosci il lavoro e la precarietà sulla quale stabilisce radici? Un pianista studia dieci anni, continua ad esercitarsi tutti i giorni, sei ore al dì, tutto perché è un parassita che vuole donarci la libertà di volare qualche volta al di sopra dei nostri problemi, donarci un attimo di spensieratezza.

Noi mio caro Brunetta, lavoriamo semplicemente in maniera diversa. Produciamo emozioni, certo non quantificabili o investibili in borsa, ma penso che nessuno abbia il coraggio di dire odio la musica , i film, la pittura…

Noi regaliamo un pizzico di libertà a chi dopo una giornata di lavoro si concede alle lusinghe di un film, o si lascia trasportare dalle note di un artista.

Noi denunciamo la realtà, per questo ti stiamo scomodi! Denunciamo la realtà così come il nostro ceto povero la potrebbe descrivere.

Brunetta e (è) spettacolo

“chiudiamo il rubinetto del fus (fondo unico dello spettacolo)!” -Brunetta

Lo spettacolo non è cultura…certo! Prendi uno show come mai dire grande fratello e tutti noi poveri ignoranti asseriamo alla tua informazione. Ma generalizzare è un peccato profuso largamente nella testa degli stolti. e poi proprio il ministro brunetta ci parla di spettacolo quando, ogni sua “predica” è uno show. Mi chiedo come mai non abbia fatto il provino a Zelig considerando le ristate di gusto che è riuscito ad animare in conferenza a quei quattro sgangherati ignoranti alle parole “i parassiti dei teatri lirici!”

Vi consiglio di entrare nel suo blog e diventare fan… Woody Allen in quanto a sarcasmo è un dilettante a contro!

Ultimo punto: SONO UN PARASSITA CHE VIVE DI IDEOLOGIE CHE NON SI VUOLE CONFRONTARE CON IL MERCATO

Dinanzi a queste parole pesanti, violente e altrettanto ignoranti mi trovo interdetto. Il primo pensiero mi induce a riflettere sul mio futuro. Forse ha ragione, forse mi devo confrontare con il mercato, limitare la fotografia , il mio grande amore, alle escursioni il sabato e la domenica. Forse devo abrogare le mie ideologie, i miei sogni, per darmi da fare. Per smettere di dare il massimo in quello che faccio e in cui probabilmente fallirò e trovarmi qualcosa di sicuro. Un posticino fisso: alle 18.00 a casa, famiglia, allietarmi con un po’ di musica di qualche artista, leggere un libro, vedere un film di qualche cineasta, osservare delle foto di un’inchiesta giornalistica e pensare che quelle fotografie, quell’arte applicata alla realtà potevano essere mie!

Se chi vive di ideologie è un parassita, sono contento di esserlo. Meglio parassita che corrotto. Meglio parassita che tumore in metastasi dell’Italia. (ogni riferimento a persone e fatti è casuale! Sigh!).

Continuerò ad alimentare la mia anima con l’arte. (adesso stesso sto scrivendo con l’album “no concept” di Giovanni Allevi che suona nel mio lettore cd.)E continuerò ( o meglio ci proverò) ad imboccare l’arte a chi mi sta intorno, a provare a fare giornalismo con fotografia, a cercare di denunciare con sincerità, di emozionare con sentimento, di distrarre con timida apprensione.

-tutto il materiale informativo è reperibile in internet e nelle interviste di brunetta,e nel suo stesso blog, niente preso da blog di fazione o fonti sconosciute.-

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