FOLLOW ME!

FOLLOW ME!
SEGUIMI SU FACEBOOK, mi trovi come Roberto Zampino, e aggiungi tra le tue pagine preferite Roberto zampino Photographer...

my official web site

my official web site
il mio sito ufficiale

martedì 19 maggio 2009

Aquila, Aprile, inizi di Maggio.





6 Aprile.
la sera un uomo entra a casa, saluta la moglie e i due bambini.
ha lavorato tutto il giorno, tutta la vita. la moglie è tornata dopo essere passata a prendere il ragazzino piu grande a calcio e la bambina a danza.
il papà è stanco ma allegro, scherza e racconta cio
che ha fatto durante la giornata. la mamma rimprovera il ragazzo di non essersi lavato le mani prima di essersi messo a tavola.
finiscono di cenare e sparecchiare. si vedono un film.
"a letto ragazzi!" incita il genitore ai due bambini appisolati nel divano, "che domani c'è scuola!"
di malavoglia i due semi addormentati si alzano e si accucciano tra i piumoni. siamo ad aprile, ma siamo anche all'Aquila, ed il piumone è necessario.
i genitore invece salgono in camera, scorrono la chiave nella toppa e girano lentamente. non si addormenteranno subito...

7 aprile.
la notte un uomo entra in una tenda. non saluta nessuno.
ha scavato a mani nude tutta la notte, tutto il giorno, tutta la sera. la moglie non è stata ancora trovata, è fuggita a prendere la piu piccolina per trarla in salvo. il papà ha tentato di entrare nella camera del figlio, non è riuscito a trovarla. il piano terra in cui abitavano lasciava lentamente il posto ai piani superiori.
scappa fuori, cerca aiuto. purtroppo tutti cercano aiuto.
il padre è stanco, ha perso tutto. l'allegria della sera precedente sembra distante secoli.
rimprovera se stesso di non essere riuscito a proteggere la propria famiglia, questo non è un film.
un volontario gli porge una pesante coperta marrone. siamo ad aprile. primavera in tutta italia, ma siamo all'Aquila e la coperta non basta.
non si addormenterà per i prossimi giorni.


mostrare macerie e case sventrate è superfluo. ovunque potremmo reperire un paio di immagini forti di questa tragedia, ma un terremoto si puo raccontare anche senza mostrare l'agonica distesa di relitti, che una volta erano costruzioni.

la forza per rialzalsi è difficile da trovare. il pensiero inevitabilmente si orienta verso cosa o
chi non c'è piu, e anche la smorfia di una risata sembra strappata con difficoltà.




www.flickr.com/photos/robertozampinofoto

Nessun commento:

Posta un commento